Differenze tra sollecito e diffida

Riflessioni sulla natura giuridica del sollecito e della diffida. Perchè nei confronti della P.A. è meglio la diffida? Quando inviare la diffida?

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  1. Presidente ACR
     
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    La lettera di sollecito e la diffida hanno lo stesso scopo. Ovvero quello di spingere una delle parti ad adempiere ad un’obbligazione assunta o ad adempiere ad un obbligo di legge.

    La lettera di sollecito
    si tratta di uno strumento attraverso il quale un soggetto ricorda all'altro che deve compiere una determinata azione. Si tratta quindi del primo passo per far valere i propri diritti prima di agire in maniera più incisiva. La lettera di sollecito, dunque, non produce alcun effetto rilevante, per cui, qualora la parte non provveda ad adempiere, l’altra parte per far valere i propri diritti dovrà porre in essere un’altra azione.

    La diffida
    è una vera e propria forma di tutela che l’ordinamento, ovvero l’art. 1454 del Codice Civile, riconosce ad una parte. Attraverso tale lettera, infatti, la parte insoddisfatta intima all’altra parte di adempiere alla prestazione indicata entro un termine (non inferiore a 15 giorni) dal ricevimento della lettera. Qualora la parte intimata non adempie, saranno poi possibili diverse azioni di tipo giudiziario.
    Perchè la diffida produca tale effetto è però indispensabile che queste ultime vengano esplicitamente indicate come conseguenza del mancato adempimento entro il termine indicato.

    In entrambi i casi
    la lettera deve essere inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento, in modo tale da avere una prova dell’avvenuta recezione da parte del destinatario, eventualmente da far valere in sede legale e, nel caso della diffida è necessario anche per capire il giorno della recezione e quindi il giorno a partire dal quale decorre il periodo utile per l’adempimento.

    Quando inviare il sollecito o la diffida?
    sicuramente dopo che sono scaduti i termini per l'altra parta ad adempiere. Inviarla anticipatamente, ovvero prima della scadenza del termine, non ha alcun valore giuridico. Ha il solo scopo di ricordare all'altra parte che stanno per scadere i termini per il suo adempimento. Nel caso in cui però la parte si dovesse rendere comunque inadempiente, sarà necessario formalizzare una diffida che può essere inviata il minuto successivo a alla data prevista per l'adempimento.

    Per esempio: nel caso aveste inviato la richiesta del cel o attestato o collaudo il 01 ottobre 2015, la diffida la si può inviare a partire dal 01 novembre (nel caso in cui il 31 ottobre, ovvero il termine ultimo entro il quale la P.A. può rispondere dovesse essere un sabato, domenica o festivo, si calcola dal secondo giorno utile feriale successivo). Questo perchè la P.A. è obbligata a rispondere entro 30 gg dalla richiesta.
    Per il calcolo dei giorni si può utilizzare il form gratuito a questa pagina http://calendario.eugeniosongia.com/duration.htm.

    In conclusione
    nei confronti della Pubblica Amministrazione, inviare la lettera di sollecito ha poco senso ed è a mio parere una perdita di tempo. Infatti, non essendoci conseguenze successive per il loro mancato adempimento, trascorso il tempo indicato nella lettera, sarà necessaria, ai fini di procedere giudizialmente, inviare una diffida formale con la quale si dovrà attendere ulteriormente i tempi indicati prima di procedere. Con la diffida invece saltando un passaggio, si è più incisivi e si hanno molte più possibilità di ottenere delle risposte.

    Edited by Presidente ACR - 25/2/2016, 08:53
     
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